Giacinto Gigante

Veduta di Castellammare

Giacinto Gigante (Napoli 1806 – Napoli 1876)

Castellammare

Acquerello su carta cm. 19 x 30,5

L’artista aveva messo a punto una tecnica particolare che partendo dalla preparazione del supporto e proseguendo con l’attenta applicazione di lievi coloriture ad acquerello, permetteva di rendere appieno gli effetti dell’aria e della luce dei paesaggi che dipingeva. Tutto ciò gli permetteva altresì di cercare nuove inquadrature con aperture e scorci che sarebbero stati proibitivi per molti altri artisti e questo piccolo dipinto ne è la prova più evidente.
In questo acquerello vediamo la villa che si erge sul poggio di Salaro, chiamato poi poggio belvedere Avitabile, poiché lì sorgeva – e sia pur rovinato da innumerevoli aggiunte –, sorge ancora il palazzo del generale Avitabile.
Questi era una truce figura di militare e avventuriero che a metà dell’ottocento, tornato dall’Afganistan, dove il suo nome è ancora tristemente ricordato, fece costruire una grande villa sul ciglio del poggio che diretto verso sud forma il fianco del vallone del torrente Sommuzzariello.
Sulla collina di fronte si scorge il castello mentre in basso tra le due alture si vede il centro abitato ed il porto immerso nella luce mattutina.
Poche figure femminili animano la scena in primo piano aiutando a restituire all’osservatore la giusta proporzione e distanza alle cose.

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